Imparare l’inglese divertendosi? La risposta è “Speak Now! For Work”

L’anno scorso, durante l’estate, sono stato invitato ad un convegno di lavoro a Londra. Nonostante la mia conoscenza dell’inglese sia sufficiente, parlare ed esprimersi correttamente nella capitale britannica è sempre motivo di tensione.

Dopo il discorso del manager della sede londinese, vengo intrattenuto da una delle colleghe britanniche la quale alla fine del discorso mi chiede se avevo ricevuto i moduli da lei inviatomi per email. Parlava troppo veloce, non avevo capito neanche che mi stesse facendo una domanda. Per fortuna, accanto a me, un collega che ne sapeva più di me con l’inglese le diede finalmente una risposta. Avrei voluto sotterrarmi. Da quel giorno decisi che avrei dovuto migliorare il mio inglese sul lavoro. Ho trovato “Speak Now! For Work“. Ora vi spiego meglio di cosa si tratta.

Conoscete John Peter Sloan? Uno dei tanti comici che hanno iniziato la loro carriera su Zelig ed altri programmi televisivi. Sin dall’inizio è sempre stato rivolto all’insegnamento della lingua inglese, ma le sue lezioni sono totalmente diverse, volte al fine di insegnare divertendosi. Cosa c’è di meglio? Imparare una lingua non è di certo semplice, soprattutto quando parliamo di pronuncia inglese. John Peter Sloan ed il suo corso ti faranno ottenere dei grandi risultati basati sull’inglese per entrare nel mondo lavorativo. I numeri totali del corso sono venti, ognuno contenente un cofanetto con dentro un dvd e un libro. Inoltre dentro ogni libro sono contenuti i glossari fondamentali per imparare la lingua.

Dal 9 Gennaio con La Repubblica o l’Espresso, avrete il vostro corso d’inglese con soli 4,90 euro, mentre le uscite successive verranno 12,90. Nel primo volume John Peter Sloan vi consiglierà, in modo eccellente ed unico, come capire il mercato del lavoro e decidere il vostro settore a seconda dei vostri desideri o ambizioni; vi parlerà di come creare un perfetto curriculum con annessa lettera d’assunzione, e vi strabilierà con storie divertentissime.

Qual’è la vostra esperienza con l’inglese sul lavoro? Invitiamo tutti i lettori di Cast Channel a lasciare un commento a questo articolo descrivendo le situazioni che avete dovuto affrontare con la lingua più diffusa del mondo!

Sei un lavoratore che ha bisogno di quella spinta in più per imparare l’inglese? O forse un giovane intraprendente che vuole migliorare il suo inglese per lavori futuri e lo vuole acquisire divertendosi?”Speak Now! For Work” fa per te!

Articolo sponsorizzato

, , , , , , , , , , , , , ,

Lascia un commento

Sagra della Polenta, Sermoneta

Da domenica 15 gennaio 2012 a domenica 15 gennaio 2012

La Sagra della Polenta è una tradizione secolare che ogni anno ha luogo a Sermoneta in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici e del mondo rurale.

La Sagra della polenta di Sermoneta si celebra prima del periodo quaresimale, così come storicamente riscontrato dall’editto dell’anno 1622 del Canonico Sermonetano Leonardo Scincia, all’epoca governatore papale in Tossignano.

Oggi la sagra della polenta si celebra con il prodotto che viene cotto rigorosamente in paioli di rame su fuoco a legna, si svolge la Solenne Processione con la Sacra Statua di Sant’Antonio, la benedizione dei campi e degli animali e la distribuzione dei pani benedetti. Per l’ora di pranzo si celebra in Piazza del Popolo la tradizionale distribuzione della polenta con sugo cotto con salsicce e olio di oliva locale. La distribuzione si protrae per tutto il pomeriggio accompagnata da musica, spettacoli ed esibizioni degli sbandieratori. Naturalmente sono presenti anche stand per la degustazione di vini e di prodotti agricoli locali.

, , , , , , ,

Lascia un commento

Pato-Allegri: pace fatta a Dubai

Il tecnico rossonero: “Il suo desiderio è restare, il mio è che resti”. Mercoledì arriva il Psg negli Emirati Arabi per la prima amichevole dell’anno: “Un ottimo test per due squadre ambiziose” 

Pace fatta. L’allarme Pato sembra rientrato definitivamente dopo le parole mielose di Allegri: “Il suo desiderio è restare, il mio è che resti. Spero e credo che starà al Milan per questa stagione e per tanti altri anni. Lo sfogo del ragazzo è dovuto ad un momento di malessere. Non si può giocare sempre titolari, ma non è una cosa grave, può succedere. Tra me e Pato non ci sono problemi: si sta allenando benissimo e non dà segni di insofferenza, ma non c’è stato nessun confronto, non c’era necessità”. Le unghie affilate del Paris Saint Germain si allontanano dal brasiliano, per il quale avrebbero sborsato tranquillamente 50 milioni, concentrandosi ora sull’amichevole di mercoledì a Dubai contro il Milan, ore 16.30 italiane. Una sfida tra allenatori tra passato e presente, ma Allegri non dà corda a questa idea: “Non è una partita fra me e Ancelotti, al quale auguro ogni bene con il Psg. E’ semplicemente un ottimo test fra due squadre che hanno grandi ambizioni in questa stagione e non soltanto in questa”. Intanto, i rossoneri posso vantare la preferenza di un campione, che fa passi avanti verso Milano: “Tevez è un grande giocatore, ma non so a che punto sia la trattativa. Non credo ci saranno innesti, nonostante l’assenza di Cassano che stava facendo cose eccezionali per noi. Ho trenta giocatori, bastano per provare a vincere ancora lo scudetto”. Certo trovare Tevez nella calza della befana non sarebbe male per i progetti del club di via Turati, che vuole bissare il successo in campionato della stagione scorsa e tornare grande in Europa. In questo sarà sicuramente importante pescare in casa perché l’argentino non potrà prendere parte alla Champions League con la maglia rossonera. Pazienza, se Galliani dovesse mettere a segno anche questo gol, i tifosi sapranno aspettare il prossimo settembre per vedere Carlitos Tevez esordire in Champions.

, , , , , , , , ,

Lascia un commento

TRA KATY PERRY E RUSSELL BRAND SPUNTA RIHANNA

TRA KATY PERRY E RUSSELL BRAND SPUNTA RIHANNA
di staff Style.it 02 gennaio 2012
La pop star delle Barbados, che, a detta di alcuni, è tra le cause del divorzio, pianifica un viaggio per consolare l’amica

KATY PERRY/RIHANNA/RUSSELL BRAND
Rihanna è pronta a fare da conforto e supporto all’amica Katy Perry a tempo pieno nei giorni che registrano la fine del suo matrimonio.
La cantante di I kissed a girl, in questi giorni ‘in fuga’ alle Hawaii con amici, ha consumato ore e ore al telefono con lei, confidandosi e cercando il suo conforto dopo il litigio che ha segnato la fine del legame con il comico Russell Brand.

Secondo il racconto di una fonte anonima al Sun, Katy difficilmente si intrattiene a parlare con qualcuno in questo frangente ma, non appena le è arrivata all’orecchio la notizia che il marito aveva depositato la domanda di divorzio a Los Angeles, ha sentito subito per telefono Rihanna.
La cantante avrebbe preferito la collega addirittura ai propri genitori: troppo imbarazzo, ma anche la certezza che loro sarebbero stati molto arrabbiati con l’ex. L’amica sarebbe riuscita a calmarla.

“Rihanna sta pianificando un viaggio con Katy in Messico” ha aggiunto un altro testimone al Daily Mirror: “C’è sempre stata per lei in questi giorni difficili: le ha mandato sms da Miami dov’era in vacanza con la famiglia. Ora pensa a un viaggio tra ragazze, uno di quelli in cui ‘stacchi da tuto e tutti'”.

Nel frattempo pare che Russell si stia preparando a tornare a vivere in Inghilterra dopo la rottura con la moglie…. con parte della fortuna di Katy, però (perché agli occhi della legge californiana detiene metà del patrimonio della cantant).
Chissà come prenderà questo viaggio dell’ex con Rihanna!
Si mormora che lui non vedesse di buon occhio l’amica troppo amante dei party animati e interminabili. E che sia stata proprio la party life mai smorzata nei toni di Katy uno dei maggiori motivi di nervosismo nella coppia. Da ex sesso-dipendente e drug addicted che ha radicalmente cambiato vita, Russell si aspettava che la compagna, con lui, sposasse uno stile di vita più tranquillo.

, , , , , , ,

Lascia un commento

La rivoluzione di adizero f50 e miCoach è iniziata!

 

Quest'anno adidas ci presenta lo scarpino da calcio del futuro. Si chiama adizero f50 che viene caratterizzato dal suo sensore interno chiamato miCoach.

 

miCoach, oltre ad essere un sensore rivoluzionario, è anche una gamma di prodotti e software che vi permettono di migliorare le vostre prestazioni fisiche e di creare sfide tra voi e i vostri amici. Scopriamo come.

Oltre alle grandi caratteristiche della scarpa, tra cui la massima leggerezza, la Sprintskin, lo Sprintframe e lo Sprintweb, all'interno della adizero f50, alloggia un dispositivo chiamato miCoach, in grado di registrare tutti i valori del vostro miglioramento. I dati, tra cui velocità, velocità media registrata in secondi, velocità massima registrata ogni cinque secondi, numero di scatti e distanza a intensi livelli di intensità, saranno salvati all'interno del dispositivo. Ogni qual volta che vorrete condividere le vostre statistiche potrete tranquillamente scaricare tutti i dati sul vostro iphone, ipodtouch o tablet che sia, e condividerli online, che siate in campo o a casa.

 

 

Il software, programmato ai minimi dettagli, e disponibile sia per PC che per MAC, vi fornirà tutti i minimi dettagli dei vostri miglioramenti. E non solo.

Dal 2012 adidas coinvolgerà gli appassionati di adizero f50 e miCoach anche online, attraverso il video game miCoach, dovete potrete creare il vostro avatar, le quali caratteristiche saranno niente di meno che i vostri dati, statistiche e miglioramenti. Dovrete dare il massimo per essere il migliore in campo e nel gioco!

 

 

La adizero f50 è disponibile al prezzo di 255 euro e comprende gli scarpini, il sensore miCoach e il cavo Connect per la connessione al vostro iphone, ipad o ipodtouch. Potrete acquistare tutti i prodotti miCouch anche separatamente a partire dal 2 Dicembre.

 

Il team adidas football, recatosi all'Ajax, ha scelto di testare in campo per voi questi fantastici scarpini. Ecco il video:

Con l'avvento di miCoachadidas e adizero f50, aprono le porte del futuro, dove tecnologia, web e allenamento diventano le basi dello sport e del divertimento. Sarete intrattenuti da voi stessi e dalla vostra stessa voglia di migliorare. Collegatevi al mondo adidas e alla sua vasta gamma di prodotti miCoach!
 

Articolo sponsorizzato

, , , , , , , ,

Lascia un commento

Le migliori applicazioni per iPad: Pod Odyssey

ipad-pododis-splash

Pod Odissey è un gioco per iPad (e iPhone) in cui siamo ai comandi di una navicella spaziale da pilotare in labirinti di roccia costellati di oggetti da raccogliere e ostacoli da evitare.

Realizzato da una piccola software house svedese, Pod Odissey combina un’ottima cura grafica con una notevole giocabilità che non necessita di alcun apprendimento ma mette a dura prova abilità e riflessi, con percorsi e sfide sempre più complessi.

 

Come si gioca

Un’astronave a razzo dall’aspetto un po’ retrò, senza armi, con poco carburante e nessuna mappa: in Pod Odissey l’obiettivo è quello di esplorare ambientazioni spaziali alla ricerca di “cristalli” di energia (che ricaricano il carburante) ed altri elementi, evitando di sbattere contro muri di roccia, pena l’esplosione della navicella.

ipad-pododis-energ

La navetta si pilota semplicemente inclinando l’iPad ma chi non si trova a suo agio con i controlli tilt può scegliere, nelle preferenze, tra varie modalità touch con cui controllare direzione e spinta della navicella.

ipad-pododis-controlli

Qui e lì ci sono inoltre cannoni nemici che sparano proiettili, e andando avanti si aggiungono razzi a ricerca automaica, mine e pale energetiche che ruotano. Quando non sarà possibile evitarli sarà possibile attivare uno scudo protettivo per minimizzare i danni e un’arma a pulsazione elettromagnetica (EMP) che rallenta i nemici nelle vicinanze.

ipad-pododis-cannone

Andando avanti il gameplay resta immutato ma i livelli diventano sempre più affollati di ostacoli e nemici e oltre a rimanere vivi è necessarioraggiungere tutti gli obiettivi richiesti, che a volte consistono nel raccogliere oggetti e altre nell’evitarli.

ipad-pododis-tantiostacoli

Sull’App Store

La versione 1.2.0 di Pod Odissey è disponibile sull’App Store: il gioco solitamente costa 1,59 Euro ma al momento è gratuito.
Il gioco è universale e compatibile, oltre che con iPad, anche con iPhone e iPod Touch e i requisiti di sistema sono molto bassi: iOS 3.1 o successivo.

, , , , , , , ,

Lascia un commento

Perché gli errori su Twitter fanno parte del gioco

Dall’apostrofo di Saviano all’accento di Gerry Scotti

 

(disegno di Umberto Grati)(disegno di Umberto Grati)

«Khadz Kamalov, un giornalista coraggioso, è stato ucciso. 70 giornalisti russi uccisi in Russia. Qual’è il peso specifico della libertà di parola?» 

Mi è piaciuto il tweet newyorkese di Roberto Saviano (77.657 followers). Per la sostanza, ovviamente; ma anche per quell’apostrofo di troppo («Qual è…»). Poi l’ha corretto, ma non deve vergognarsi: anzi. Tutti sbagliamo, e su Twitter non esistono correttori automatici (per fortuna). Non solo: quell’apostrofo è la prova che RS, i tweet, se li scrive da solo. E quando non è così, vengono firmati «staff». Un compromesso accettabile, anche se Twitter dovrebbe restare il luogo del confronto diretto. Senza filtro, come le vecchie sigarette: e non fa male.Giorni fa, sulla questione, mi è capitato di polemizzare garbatamente con Stefano Gabbana (181.054 fw). Non per il profluvio di bacini Xxxx, faccine ;-))) e abuso di sostanze vocaliche (Graaaaaazieeeee! Ciaoooooo!). La mia perplessità veniva da un tweet in cui SG se la prendeva col fisco («Ladri!!!!!!»): commento poi scomparso. «Io non ho cancellato nulla – ha spiegato Gabbana – ma l’ufficio stampa mi aiuta nella gestione del profilo». Eh, no!, gli ho scritto: così non vale.

Non è purismo. È l’essenza del mezzo che non consente intermediazioni – a mio modesto e discutibile parere, almeno. Sabato – per controllare – ho scritto (twittato, se preferite): «Due no-no su TW. (1) Farselo curare dall’ufficio-stampa (2) Usarlo come un ufficio-stampa».

Le risposte arrivate non lasciano dubbi. Il più veloce, micidiale, icastico, sorprendente e ascendente tra i social network non sopporta né una cosa né l’altra. Gli uffici-stampa hanno già molti mezzi a disposizione: dai comunicati alla tivù, dalle email a Facebook. Lascino in pace Twitter e chi lo frequenta. Se la posizione – il ruolo in un’organizzazione, per esempio – impedisce di esprimere opinioni personali, benissimo: non le si esprima. Twitter non è un obbligo o una prescrizione medica, se ne può fare a meno.

In quanto alla Regola#2: non è vietato segnalare il proprio lavoro, ogni tanto. È naturale che uno scrittore annunci il suo libro, un attore parli del suo film e un uomo politico racconti le sue iniziative. Ma tutt’e tre devono ricordare che Twitter vuole – anzi, pretende – un valore aggiunto. Se scrivo: «È appena uscito il mio libro dal titolo: “Il solito romanzo noioso”», devo aspettarmi reazioni stizzite. Se invece il tweet è: «È appena uscito il mio libro, mia moglie l’ha gettato via e ha sfiorato il gatto», allora la faccenda diventa interessante (non per il felino, d’accordo).

Twitter è un esercizio nuovo e antichissimo: Callimaco, Marziale, Poliziano, Voltaire, Achille Campanile, Ennio Flaiano, Leo Longanesi e Indro Montanelli (coi «Controcorrente») se la sarebbero cavata benone. Bravi come loro, in giro, non ce ne sono più. Ma esistono molte persone brillanti con il passo breve e la battuta secca.

Prendiamo Beppe Grillo (272.117 fw), una delle twittstar italiane. I suoi tweet non sono quasi mai commenti, ma rimandi al sito http://www.beppegrillo.it. È dunque probabile che non sia il mio beppomonimo a occuparsi di TW. Ed è un peccato, perché Grillo conosce internet, e il commento fulminante non gli manca di sicuro.

Simona Ventura (71.803 fw) ha invece l’entusiasmo dei neofiti: tendo a escludere che voglia lasciare il divertimento a un ufficio-stampa. Si presenta con una foto scattata da distanze siderali dove dimostra ventidue anni, ma l’impressione – ripeto – è che si metta in gioco. A costo di cadere in qualche ingenuità. Prendiamo questo tw del 19 dicembre: «Ciao my followers… sono al concerto di Natale dei miei ragazzi… ho registrato tutto su my sky». Cosa non va? L’espressione «Ciao my followers…». È televisiva, buona per telespettatori. Chi ti segue su TW – dieci persone o centomila – va trattato diversamente.

Gerry Scotti (102.417 fw) sembra più smaliziato. «Nipote di contadino, figlio di operaio» si presenta. E poi si lancia in una sorta di micro-diario interattivo, che in fondo resta una delle funzioni di Twitter (non l’unica). Ogni tanto la fretta e la tastiera gli giocano qualche scherzo. «Vabbè, vi perdono tutti! L’avete fatto per me, lo sò» (con l’accento). Il mio preferito resta: «@Curandera83 @isabellamanzari il tuo è puro qualunquismo. Io ho segnalato un tweed di una persona che lavora per chi vuole. Se lavora». Col freddo, il tweet diventa tweed: normale!

Passiamo alla politica. Tra i più attivi c’è Nichi Vendola: viene seguito da 129.224 persone, ne segue 31.164 (il che vuol dire non seguire nessuno). Usa un ufficio-stampa? Be’, venerdì 16 dicembre ha scritto 51 tweet, non tutti indimenticabili («Sul terreno delle garanzie non dobbiamo dare nulla per acquisito. Senza inseguire la destra, magari per attenuare o limitarne i danni»). Solo cinque sono marcati «a cura dello staff di @sinistraelib». Nichi V. quel giorno si è occupato, tra le altre cose, di Palestina, Stati Uniti d’Europa, piazza Tahrir, Merkel-Sarkozy, Asl di Lecce, manifestazione di Firenze, energie rinnovabili, Monti, mappamondi, condizione carceraria della stagione berlusconiana. Domanda: se non usa un ufficio-stampa, come trova il tempo di mangiare e dormire?

Chiudiamo col ministro degli esteri Giulio Terzi (13.131 fw). È stato, se non sbaglio, il primo rappresentante dal governo-badante – ops, del governo Monti – a buttarsi nella twittermischia. Non sempre autore di tweet rivoluzionari («Intendo riprendere la tradizione dell’apertura al pubblico della collezione d’arte del Ministero»), sembra però rispettare la Regola #1 (niente uffici-stampa). Anche perché scrive: «Non sono un fake…» (un falso, ndr ) e «Per me non è una moda, ritengo importante il contatto diretto con i cittadini». Il neo-ministro ha anche un vantaggio non da poco: è l’unico che può assicurare «Scritto da Terzi» e subito dopo, senza contraddirsi, aggiungere: «Lo seguo personalmente».
Pensandoci: questo è un tweet niente male. E non me l’ha scritto l’ufficio-stampa.

, , ,

Lascia un commento

Sky e Don Natale ci augurano un buon Natale tutto in chiave mafiosa!

 

Per queste feste natalizie Sky ci propone un'interessantissima e divertente applicazione per Facebook. Collegatevi al sito di Don Natale e consentite il trattamento dei vostri dati Facebook. Questi verranno raccolti dai "picciotti" di Don Natale, per creare un fantastico video personalizzato per i vostri auguri di Natale sul social network più famoso del mondo.

Appena finita la raccolta dei dati potrete assistere al video e cambiarlo in caso non vi piaccia. Vedrete un babbo natale parlare con accento siculo e intrattenere i vostri amici con un fantastico video che prende immagini e frasi direttamente dal vostro profilo e dal profilo dell'amico al quale state inviando il messaggio.

 

 

Una volta entrati nell'ufficio di Don Natale, vi potrete sedere e ascoltare cosa ha da dirvi, parlerà di voi e dei vostri amici mostrandovi foto e tant'altro, con fantastica lettera finale che potrete personalizzare a seconda dell'amico al quale state inviando il messaggio!

Ovviamente il video creato da Don Natale non è solo per la piattaforma dei social network come Facebook, ma potrete inviarlo anche con la mail! Don Natale è ispirato ai film Hollywoodiani sulla mafia, con tanto di capello bianco ingelatinato all'indietro, e un elfo alle sue spalle che assomiglia molto più ad una guardia del corpo!

Correte tutti ad iscrivervi al sito e provare questa fantastica "cartolina" natalizia in tutto stile mafioso, che lascerà un sorriso su di voi e sui vostri amici.

Un'altra grande invenzione Sky per regalarci un pò di brio durante le feste natalizie, una trovata degna di successo per chi ancora non sapeva come inviare un messaggio d'auguri tutto innovativo!

Articolo sponsorizzato

Viral video by ebuzzing

, , , , , , ,

Lascia un commento

Kindle: grande successo in Italia

Cresce il mercato dei lettori di libri elettronici grazie anche al record di vendite di quello di Amazon.it

A distanza di due settimane dall’apertura dello store italiano, il nuovo Kindle è il prodotto di maggior successo su Amazon.it. È inoltre l’articolo più regalato edesiderato nelle Liste dei Desideri dei clienti e questo lascia prevedere un boom di vendite per le imminenti vacanze natalizie.

Qualche curiosità relativa all’arrivo del Kindle in Italia: il primo ordine è stato effettuato, pochi secondi dopo il lancio, da un utente di Maslianico, in provincia di Como. Mentre il primo libro ordinato è stato “Il mondo come volontà e rappresentazione” di Arthur Schopenhauer. “Mare al mattino” di Margaret Mazzantini, invece, svetta in cima alla lista best-seller, seguito dalla biografia di Steve Jobs e da “1Q84” di Haruki Murakami.

“L’interesse dei clienti italiani per Kindle è stato davvero impressionante. Dopo due settimane è già il prodotto più venduto su Amazon.it e i clienti hanno scaricato migliaia di libri. La selezione di contenuti in italiano, così come quella internazionale, continua a crescere ogni giorno: oltre 50.000 titoli sono stati già aggiunti al Kindle Store dal momento del lancio”. – ha commentato Jorrit Van der Meulen, Vice Presidente Amazon Kindle Europa

, , , , ,

Lascia un commento

Google Music, confronto con iTunes Match e Artist Hub

Negli Stati Uniti mercoledì 16 Novembre ha fatto il debutto Google Music, il nuovo servizio dedicato alla musica che consente di effettuare acquisti, di conservare online le proprie canzoni e (con alcune limitazioni) di condividerle gratuitamente con gli altri utenti di Google+.

Google Music andrà ad affiancarsi ad altri servizi già esistenti di Apple e Amazon e principalmente con iTunes store (che consente di acquistare le canzoni) e iTunes Match (che consente di conservarle online).

Quest’ultimo consente di tenere online 25.000 canzoni al costo di 25 dollari all’anno, mentre Google Music è gratuito e di canzoni consente di archiviarne 20.000. Match consente però di sincronizzare facilmente le canzoni, mentre per il nuovo rivale le canzoni devono essere gestite manualmente, una per una. Se il catalogo è grande, l’utente si può trovare a perdere parecchio tempo per effettuare l’operazione.

Bisogna considerare inoltre che per il momento il servizio di Big G non ha a disposizione le tracce della Warner Music Group (iTunes, invece, si). “Devono risolvere questo problema rapidamente” ha affermato aReuters l’analista Mike McGuire di Gartner.

Una caratteristica da non sottovalutare per Google Music è la presenza dell'”artist hub“, che consente ai musicisti indipendenti di vendere direttamente le proprie canzoni, senza intermediari, al prezzo che ritengono più opportuno. Del prezzo di acquisto, il 70% finisce direttamente nelle proprie tasche.

Diciamo che Google tratta i musicisti come Android Market tratta gli sviluppatori. Questo modo di agire potrebbe cambiare il modo di far soldi degli artisti, aprendo nuovi scenari e trasformando le canzoni in ‘applicazioni’. E questa non è un’innovazione da sottovalutare.

Attualmente Google Music non è fruibile da noi (se per esempio si prova ad accedere usando il proprio account Google si scoprirà di non essere ancora i benvenuti). Il servizio mette a disposizione 13 milioni di canzoni. Per poterlo usare, non ci resta che aspettare.

, , , , , , , , , ,

Lascia un commento